venerdì 1 febbraio 2008

La mia giornata che tace...ride di me...

I giorni che si aggiungevano senza di lei erano giorni in meno alla possibilità di starle accanto...

Sono parole inutili, parole non dette, parole che sarebbe meglio evitare... Sono minuti che durano ore, ore che durano giorni, giorni che durano mesi. Dormo e vorrei restare sveglio, poi mi sveglio e vorrei addormentarmi; guardo la stanza, poi la distruggo. Guardo il telefono, poi lo distruggo. Guardo una tua foto, e la bacio. Poi scrivo... scrivo delle incomprensioni, della voglia di essere capito, del desiderio di non risultare sempre sbagliato, delle mie fragilità, della mia testardaggine, della voglia di un abbraccio. Poi strappo tutto. Mi basterebbero soltanto due parole. Apro la finestra... e mi perdo.


Si, cosa importa se il mio sguardo qui si riflette in te?
Non mi inganni più
con le tue parole fatte per soffrire
e poi tu lo sai che io

Ho voglia di perdermi

Ho voglia di trascinarmi ancora

Ho voglia di perdermi

Ho voglia di trascinarmi ancora un pò’

Due frasi fragili
nel suo pianto che si riversa in me ma poi…

Ho voglia di perdermi

Ho voglia di trascinarmi ancora

Ho voglia di perdermi
Io voglio un progetto che mi tagli il cuore
in due parole che mi lascino guarire
Solo due parole che mi lascino guarire

Ho voglia di perdermi

Ho voglia di trascinarmi ancora

Ho voglia di perdermi
Io voglio un progetto che mi tagli il cuore
in due parole che mi lascino guarire
Solo due parole che mi lascino guarire